Come è ben noto, la previdenza pubblica obbligatoria si estende su di un numero alquanto elevato di categorie professionali. Anche se generalmente i parametri che descrivono la storia contributiva sono omogenei, per alcune categorie sussistono peculiarità e caratteristiche molto particolari. Ad esempio, per alcune categorie la base imponibile non è il reddito effettivo percepito, ma un valore figurativo, oppure un valore convenzionale da scegliere di caso in caso; in altre categorie i periodi accreditati nell’anno non sono conteggiati in settimane o mesi, ma in singole giornate lavorative; in situazioni articolate i redditi percepiti possono avere natura diversa e possono comportare la compresenza di più posizioni previdenziali parallele contemporane, ecc. ecc.
Il modello di calcolo Epheso copre un ampio spettro delle attività lavorative più frequenti, ma per alcune categorie specifiche sorge un livello di complessità tale dei parametri di input, da non poter essere agevolmente simulato praticamente nei calcoli. Per queste categorie marginali il motore non offre copertura.
Inoltre, anche se il motore previdenziale Epheso per altre categorie prevede l'input dei parametri specifici aggiuntivi e consente la stima delle pensioni, il censimento semplificato dei dati in input nel modello di ToolPensione non consente l’impostazione di tutti i dati necessari a questi calcoli.
Di seguito, al fine di tenere consapevolmente traccia delle scelte introdotte nel modello semplificato di EPHWS_ToolPensioneUC, riepiloghiamo in dettaglio le categorie escluse dall’elenco base e le cause per le quali non è possibile o conveniente procedere con la simulazione delle pensioni attese.

Si tratta di categorie previste nell'elenco delle attività lavorative, ma che a causa dell'impostazione semplificata dell'applicazione chiamante, non possono essere descritte integralmente nella loro complessità.
Coltivatore diretto – il contributo previdenziale è determinato dalla fascia di appartenenza dell’azienda agricola corrisponde al reddito agrario dei terreni. In questo caso il modello per semplicità propone solo una scelta corrispondente alla fascia 4, cioè reddito agrario con il maggior numero di giornate attive nell’anno (pianura). Le fasce 1, 2 e 3 sono state escluse.
Medico libero professionista – l'attività principale è correttamente simulata, me le ulteriori attività in qualità di medico mutualista, guardia medica, specialista in clinica convenzionata al SSN o specialista esterno convenzionato, non è previsto specificarle a parte. Queste quote del reddito professionale andrebbero scorporate e precisate di anno in anno per avere un quadro corretto, visto che fanno riferimento a fondi speciali di ENPAM. Nella descrizione semplificata è stato considerato solo il fondo generale che è obbligatorio per tutti i tipi di attività.
Giornalista – viene considerata solo la posizione dei giornalisti dipendenti, assunti presso testate giornalistiche e che fanno riferimento all’INPGI. Non sono considerati i giornalisti free lance che hanno una vera e propria attività autonoma e i giornalisti praticanti e pubblicitari che hanno una replica della gestione separata presso l’INPGI e non presso INPS.
Contribuzione volontaria liberi professionisti – Alcune Casse o Enti privatizzati dei liberi professionisti consentono la maggiorazione della contributo obbligatorio soggettivo. Questa maggiorazione è volontaria ed è finalizzata a migliorare la copertura pensionistica, tipicamente scarsa di questi ordinamenti. Nel modello semplificato non è possibile definire questi oneri aggiuntivi, visto che richiedono la ricostruzione storica dettagliata delle aliquote scelte, nei limiti di ogni categoria.
Le casse e enti coinvolti sono quelle degli: Consulenti del Lavoro, Commercialisti, Farmacisti, Ragionieri.

Sono categorie previdenziali che hanno caratteristiche di impostazione della contribuzione, oppure inquadramenti multipli articolati, che non rientrano nello schema previsto di censimento semplificato.
Operaio agricolo e a Tempo determinato – il contributo è calcolato sul reddito di riferimento giornaliero, rapportato al minimale della categoria e l’accredito dei contributi avviene per giornate. Questa impostazione non risulta riconducibile al censimento semplificato del reddito di ToolPensioneUC.
Collaboratore familiare – la contribuzione è rapportata alle ore effettive di lavoro e fa riferimento alla paga convenzionale oraria per fasce. Anche in questo caso il censimento del reddito di ToolPensioneUC risulta insufficiente per una impostazione corretta del profilo.
Agente Rappresentante di commercio e di Assicurazione – oltre all’obbligo di iscrizione alla gestione speciale lavoratori autonomi INPS in qualità di commerciante, queste categorie hanno l’obbligo di versare contributi aggiuntivi integrativi ad ENASARCO. Questi contributi però sono commisurati al livello provigionale che è tutt’altra cosa rispetto al reddito censito. Inoltre la pensione ENASARCO è una pensione aggiuntiva che si somma alla pensione INPS, ma che ha requisiti propri e decorrenza diversa.
Attività lavorative parallele – è il caso di dirigenti che sono contemporaneamente amministratori di altre società, oppure liberi professionisti che svolgono attività di natura extra professionale, oppure il caso di redditi derivanti da partecipazioni in società ed associazioni e imprese familiari, che si sommano all’attività di base, ecc. In tutti questi casi si hanno posizioni previdenziali parallele coincidenti, che non sono totalizzabili o ricongiungibili. Nel modello semplificato di censimento dell’attività professionale non è possibile simulare la complessità di queste situazioni, pertanto una quota potenziale di pensione (di limitata entità solitamente) non verrà considerata nel gap previdenziale.
Pensionati che lavorano - una ulteriore casistica simile alla precedente è quella di chi percepisce sia una pensione, sia compensi da attività lavorativa. I contributi che si maturano in questi casi possono essere liquidati come pensione supplementare oppure come pensione autonoma. Sempre a causa della impostazione semplificata dell’attività principale, non è possibile simulare questi apporti aggiuntivi alla copertura pensionistica di base.

Si tratta di posizioni previdenziali di elevata complessità che non sono previsti nel motore previdenziale Epheso in quanto la stima delle prestazioni risulterebbe con margine di errore troppo elevato.
Lavoratori dello spettacolo – esistono tre categorie di lavoratori iscritti ad ENPALS:
a) A tempo determinato con attività artistica (attori, registi, tersicorei, tecnici, ecc.)
b) A tempo indeterminato con mansione amministrativa
c) A tempo indeterminato
Le prime due categorie, caratterizzate da notevole discontinuità temporale, hanno un accredito della contribuzione molto complesso e articolato (massimali e minimali giornalieri, accredito dell’anzianità sia in giornate, sia in anni, ecc.). Se la ricostruzione della storia contributiva non replica la reale complessità, il conteggio della pensione risulta non veritiero, sia in termini di decorrenza, sia nella misura. Il terzo gruppo invece è alquanto assimilabile al lavoro dipendente tradizionale e non ha le complessità dei precedenti.
In presenza però di questa difficoltà di ricostruzione della storia contributiva, per evitare di dare stime dei trattamenti attesi discordanti dalla realtà a causa di imprecisioni delle basi di calcolo, il motore previdenziale Epheso ha da sempre evitato la stima delle pensioni ENPALS, visto che il margine di errore potenziale delle stime risulta eccessivo ai fini della pianificazione previdenziale.
Sportivi Professionisti – idem punto 1
Casalinghe – presso INPS esiste il fondo casalinghe (ex Mutualità pensioni) dal 1997, con sistema di calcolo contributivo, che ha avuto da sempre un livello di adesione marginale. La modalità di contribuzione è sostanzialmente libera e di scarso importo. La ricostruzione della posizione effettiva è pertanto difficoltosa e richiede un dettaglio elevato. Per questo motivo, tenendo anche conto della scarsa efficacia pratica ai fini della pianificazione previdenziale, questa categoria non è stta mai contemplata.
Lavoratori migranti – i soggetti cha hanno avuto periodi di lavoro all’estero, iscritti pertanto ai regimi previdenziali dei paesi ospitanti con convenzioni attive con l’Italia, possono totalizzare i periodi di contribuzione all’estero con i restanti periodi in Italia. La somma dei periodi vale solamente ai fini dei requisiti per ottenere una pensione in Italia. La misura della pensione sarà determinata invece solo dai contributi effettivi. Analogamente si comportano anche gli enti previdenziali dei paesi convenzionati per le proprie quote di competenza.
Dato che le norme straniere sono molte e variegate, questi casi non sono stati considerati nel modello di calcolo del motore previdenziale Epheso.
Parlamentari, consiglieri regionali, sindaci, ecc. – Vista la complessa normativa di settore, la natura cosiddetta “indennitaria” delle pensioni, la marginalità dei casi e la sempre presente sovrapposizione con le posizioni base che rimangono attive con contribuzione figurativa, il motore non fornisce una stima per i trattamenti di queste figure.
È preferibile, ai fini di una rigorosa ed efficace impostazione della consulenza previdenziale, prevedere la possibilità di scavalcare la stima della pensione pubblica nei casi che manifestano un livello di complessità eccessivo per la formula espositiva dell’interfaccia e per le capacità intrinseche del motore. Ciò non preclude la possibilità di adeguare il modello in funzione delle necessità che sorgono sul campo e includere se necessario (con la dovuta sofisticazione) nuove categorie previdenziali.